CLINICA VETERINARIA "DEGLI ANGELI"

Dir.San. Dr. Maurizio Ritorto

albo PG n.776

Dr.ssa Simona Pettinelli

albo PG n.1187

 

Via Pietro Nenni, 8

06081, Santa Maria degli Angeli ASSISI (PG)

 

Orari di ricevimento:

Dal lunedì al venerdì

orario continuato

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Sabato

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CLINICA VETERINARIA "DEGLI ANGELI" Dir. San. Dr. Maurizio Ritorto Dr.ssa Simona Pettinelli
CLINICA VETERINARIA "DEGLI ANGELI"                   Dir. San. Dr. Maurizio Ritorto              Dr.ssa Simona Pettinelli

PALATOSCHISI: RISOLUZIONE CHIRURGICA

La  palatoschisi, spesso a predisposizione ereditaria, è caratterizzata dalla non chiusura del palato lungo la sua linea mediana e può essere un difetto di diversa gravità. Il caso che vedete nella foto è decisamente grave, con una apertura pressochè completa della volta palatina e con la cavità nasale esposta ed osservabile. Il soggetto che vedete nella foto sottostante è Chicca, una pinscher nano, che è stata tenuta sotto stretta osservazione fino alle 12 settimane di vita, età adatta alla possibile risoluzione chirurgia della patologia.

CHICCA, anestesia gassosa in attesa dell'inizio dell'intervento
controlli postoperatori
controlli postoperatori
risultato finale intervento. La riuscita dell'intervento verrà verificata con il follow up a 2 settimane

IL CONIGLIO E L'ALTERAZIONE PATOLGICA DELLA CRESCITA DEGLI INCISIVI

 

Come potrete notare dalla foto, nel coniglio d'affezione succede non di rado che la crescita degli incisivi superiori ed inferiori divenga abnorme per un difetto di consumo dovuto al mancato pareggio degli incisivi stessi. Nonostante il coniglio utilizzi i molari per la masticazione risulta ovvio che nel caso descitto il soggetto era quasi impossibilitato ad alimentarsi.

La risoluzione del problema è ovviamente di tipo chirurgico. Si può adoperare una piccola fresa dentale, con animale sotto sedazione, per tagliare e limare gli incisivi ad una lunghezza non inferiore ai 5 mm per evitare di raggiunger la polpa dentale, oppure, per evitare sedazioni ripetute nel tempo, si può utilizzare un tronchesino chirurgico molto tagliente facendo attenzione a non spezzare il dente. Ovviamente, la avulsione completa degli incisivi in anestesia totale è l'intervento risolutivo e non sembrerebbe che il coniglio abbia conseguenze particolari per quel che riguarda la masticazione.

CALCOLOSI VESCICALE

INVAGINAMENTO INTESTINALE

Emi, cane meticcio, di sesso femminile di 14 anni, sterilizzata, è arrivata a visita da noi con sintomi molto generici: la proprietaria riferiva che la vedeva un pò svogliata anche se si alimentava normalmente ed era attiva quasi come sempre,solo che ogni tanto aveva degli episodi di vomito. Alla visita in effetti non mostrava segni evidenti della patologia che poi abbiamo trovato, le analisi del sangue effettuate mostravano soltanto un lieve aumento dei globuli bianchi e niente altro ed alla visita clinica si apprezzava esclusivamente una lieve tensione addominale alla palpazione oltre che una lieve ipertermia. E' stata effettuata un'ecografia addominale dalla quale è emersa una diagnosi compatibile con un invaginamento intestinale. Nonostante la cagnetta non mostrasse sintomi evidenti della patologia, abbiamo proposto una chirurgia esplorativa durante la quale abbiamo confermato la diagnosi. 

invaginamento: presentazione prechirurgica
immagine ecografica addominale compatibile con invaginamento intestinale

Abbiamo proceduto quindi alla risoluzione dell'invaginamento e riparato il danno trovato con un'anastomosi termino terminale.

TRATTO INTESTINALE LESIONATO DALL'INVAGINAMENTO tratto intestinale lesionato dall'invaginamento

Il follow-up a 10 giorni dall'intervento ci ha presentato Emi in splendida forma ed il controllo ecografico ha evidenziato che non ci sono indicazioni di complicanze post-operatorie.

Prolasso della ghiandola lacrimale accessoria

Procidenza della ghiandola lacrimale della terza palpebra

(occhio a ciliegia)

Il prolasso della ghiandola lacrimale accessoria, detta nittitante è una delle patologie  più frequente a carico della terza palpebra del cane e può colpire più frequentemente un solo occhio.La ghiandola prolassata si sposta dalla sua sede naturalee si evidenzia oltre il margine libero della terza palpebra presentandosi come un più o meno piccolo nodulino rossastro all’angolo nasale dell’occhio: il nome comune di cherry eye o occhio a ciliegia è dovuto proprio alla posizione. Molte le razze predisposte a tale patologia e l'età in cui più spesso si presenta è entro i due anni di vita.Questo è quello che è successo a Uma, una cucciolina di bouledogue francese  

 

Dopo un breve periodo di terapia farmacologica antibiotica e infiammatoria, vista l'assenza della risoluzione del problema, abbiamo proceduto alla chirurgia in collaborazione con il Dottor Mario Vergara, oftalmologo di grande preparazione, competenza ed esperienza. il risultato per Uma, come si osserva dalle foto, è stato assolutamente efficace!

 

Questo è il risultato finale dell'intervento. Adesso bisognerà aspettare 15 giorni circa nei quali Uma dovrà riprendere la terapia farmacologica per eliminare l'infiammazione e le possibili complicanze e recidive. Tra quindici giorni potremo quindi osservare il risultato finale della chirurgia.Ricordiamo che questo a nostro parere è l'unico intervento possibile. La ghiandola lacrimale della nittitante,producendo dal 40 al 60 % del secreto lacrimale, è indispensabile per non favorire patologie come la cheratocongiuntivite secca, patologia seria ed impegnativa anche per il proprietario che sarebbe costretto ad applicare dei colliri specifici e costosi per tutta la vita dell'animale e quindi NON DEVE ESSERE ASPORTATA!

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